venerdì 21 dicembre 2007

l`Italia vista da fuori

Oggi voglio pubblicare questo articolo uscito il 13 dicembre 07 su New York Times che io ho tradotto l`altra sera.

ROMA- tutto il mondo ama l`Italia perche` e` vecchia ma ancora trendy, perche` si mangia e si beve bene ma raramente si ingrassa o si diventa alcolizzati, perche` e` l`unico posto in una europa ormai civilizzata in cui si discute con perfetta intelligenza su cosa il semaforo rosso significhi veramente.
Ma ultimamente nonostante l`adorazione che riceve dal resto del mondo e la sua forza innata l`Italia sembra non amarsi piu`.La parola piu` comune e` diventata “malessere” , un malessere che riguarda l`economia, la politica e la societa`.

Da un recente sondaggio sembra che gli italiani, nonostante reclamino di essere maestri nell`arte di vivere, siano i meno felici abitanti dell`Europa dell`Ovest.
“E` un paese che ha perso la speranza nel futuro” dice Walter Veltroni, sindaco di Roma e possibile futuro primo ministro, “c`e` piu` paura che speranza”.
I problemi sono, per la maggiorparte non nuovi, ed e` proprio questo il problema. Hanno semplicemente ristagnato in Italia per cosi` tanti anni e nessuno sembra sapere da dove il cambiamento puo` arrivare, se fosse ancora possibile.
L`Italia ha classificato la sua maniera di appartenere all`Europa faticando con politiche fratturate, crescita zero, criminalita` organizzata ed un grande nazionalismo.
Ma la frustazione cresce quando queste vecchie debolezze peggiorano mentre il mondo la supera. Nel 1987 l`Italia festeggio` la parita` economica con la Gran Bretagna.Oggi la Spagna, che entro` nell`Unione Europea solo un anno prima dell`Italia, ha superato l`Italia che e` scesa dietro alla Gran Bretagna.
Il modo di vivere “poco tecnologico” degli italiani puo` attrarre i turisti ma l`uso di internet ed dell` e-commerce sono fra i piu` bassi deuropa cosi` come gli stipendi, gli investimenti stranieri, la crescita e le pensioni. Il debito pubblico ed i costi del governo sono invece fra i piu` alti.
Gli ultimi numeri mostrano una nazione sempre piu` vecchia e piu` povera.
Peggio ancora, cresce la preoccupazione che quelli che una volta erano la forza dell`economia italiana e cioe` i piccoli e medi commerci a gestione familiare ne stanno diventando la debolezza perche` stanno annaspando in un` economia globalizzata. Particolarmente con la competizione delle produzioni cinesi a basso costo.
I dubbi riguardano anche le stesse famiglie. Il 70 % degli italiani fra i 20 e i 30 anni vive ancora a casa con mamma e papa`, questo condanna i giovani ad una proloungata e sottoproduttiva adolescenza.Molti dei piu` svegli, come i poveri di un secolo fa lasciano l`italia.
Le interviste con il possibile futuro primo ministro, uomini d`affari, docenti universitari, economisti ed altri italiani suggeriscono che la maggior ragione di questo malessere sembra essere la poca speranza rimasta che rende gli italiani allo stesso tempo tristi ed arrabbiati.

io sono appena rientrata in Italia nonostante stessi bene a Dublino, avevo un laro full time con contratto a tempo indeterminato, prendevo moooolto bene, ferie pagate e mi ringraziavano per il mio lavoro, non ero io a ringraziare loro per avermelo dato.

Quando ho dato le dimissioni mi hanno rassicurato che per me la porta sarebbe sempre stata aperta se avessi deciso di tornare.

Ho deciso di tornare perche` mi mancava tanto tutto cio` che di bello ha il nostro paese e perche` vorrei potermi costruire una vita qua vicina alla mia famiglia ed agli amici.

ma sara` possibile?

mi sono data 6 mesi di tempo.

da gennaio a giugno.

6 mesi in cui vivro` a Roma e cerchero` lavoro.

qualsiasi lavoro.

we`ll see...

nel frattempo una foto del cielo irlandese...



giovedì 20 dicembre 2007

prossimamente...



dall`8 gennaio la Vero si trasferisce nella capitale...seguite le avventure della ragazza del Nord su questo blog!


Per il momento mi trovo ancora nella amata-odiata Brescia, ciita` provinciale del Nord Italia, una citta` ricca a detta di tanti dove c`e` lavoro ma dove le persone manco si parlano.
Dove il concetto di moda viene tradotto in "piu` grande e` la scritta della marca sui vestiti piu` soldi ho!"
una citta` dove ogni famiglia ha almeno 3 automobili e la gente non si ricorda piu` cosa si prova a camminare, in compenso imparano ad avere una vera vita all`interno delle loro auto, sono bravissimi a chiccherare al cellulare, farci colazione, sbaciucchiarci la fidanzata, ubriacarsi e drogarsi nei week end.
ok oggi sono un po` negativa ma ci ho messo 2 ore per fare pochi km a causa del traffico...dovuto anche ai lavori in corso per costruire una metropolitana che probabilmente nessun bresciano utilizzera`...tradiranno le mogli ma non si divorzieranno mai dalla cara utilitaria.
io odio le automobili. il petrolio, l`inquinamento e l`isolamento.